04 dicembre 2012

Tumori: Metodo Di Bella finalmente promosso

Terapie contro i tumori: il metodo Di Bella viene finalmente promosso dalla comunità scientifica

Terapie contro i tumori: il metodo Di Bella viene finalmente promosso dalla comunità scientifica
Finalmente Lugi Di Bella ha vinto. Il prof. Umberto Veronesi riconosce il ‘Metodo Di Bella’ ed è la fine del boicottaggio. Quindi viene promosso dalla comunità scientifica e con lo stesso Veronesi e l’Università di Firenze, si conferma l’efficacia della somatostatina contro il cancro.
Dopo anni di attacchi insensati e di boicottaggi governativi e di lobby farmaceutiche, la comunità scientifica sembra si stia decidendo a promuovere il metodo Di Bella. Questa volta, il riconoscimento giunge da uno scienziato di provata fama e ben accetto alla classe politica italiana.

L’Istituto Europeo di Oncologia – IEO – con Umberto Veronesi e l’Università di Firenze, confermano l’efficacia della somatostatina contro il cancro. E proprio l’Università di Firenze ha pubblicato una ricerca scientifica “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”, che rappresenta una conferma degli studi fatti da Di Bella (nella foto accanto) , un importante punto di riferimento per la comunità scientifica.
Non tutti sanno che la somatostatina è un polipeptide, sostanza composta di amminoacidi, che ha la proprietà di inibire il principale fattore di crescita, il GH, che ha un ruolo fondamentale nell’insorgenza e proliferazione neoplastica. Nel centenario della nascita dello scienziato più discusso, è riabilitata una terapia che per soli fini politici, fu bocciata e ritenuta tossica dal Ministero della Sanità nel 1998, dopo un’assurda e contestata sperimentazione.
Ma Luigi Di Bella, con il figlio Giuseppe ed i suoi collaboratori, nel silenzio generale ha continuato le sue ricerche, ricevendo migliaia di pazienti e ottenendo una vasta e proficua collaborazione con medici e farmacisti che confermano la bontà della terapia, segnalando ottimi risultati in tutt’Italia.

L’ultimo caso, che fa ben sperare, riguarda un giovane calabrese affetto da carcinoma squamo cellulare rinofaringe, che ha rifiutato le terapie classiche, rivolgendosi allo staff di Di Bella. Sottoposto al contestato metodo, il paziente dopo due mesi lo IEO ha confermato che “la lesione appare ridotta da T2 a T1“.
Grazie a questo referto, e con l’intervento del Tribunale, l’ASL è stata obbligata alla somministrazione gratuita della terapia. Un’ importante rivincita per lo scienziato di origini siciliane morto nel 2003, troppo frettolosamente bollato come un ciarlatano. Lo studio dell’Università di Firenze è stato in seguito pubblicato sulla rivista “European Journal of Pharmacology”, ricevendone l’approvazione dall’istituto IEO, dopo il verificarsi della guarigione di cellule tumorali al seno di una trentenne.
Ora, nessuno può negare che la terapia ideata da Luigi Di Bella è efficace per combattere il cancro.
di Carmine Zamprotta

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