Un importante studio di Harvard pubblicato su un giornale del governo federale conferma che il fluoro abbassa il QI
Articolo di Anthony Gucciardi per Natural Society
Se il collegamento scientifico tra esposizione al fluoro e
diminuzione del Quoziente Intellettivo (QI) è una tesi da
‘cospirazionisti’, anche i ricercatori di Harvard, che proprio di
recente hanno confermato l’esistenza di questo collegamento, saranno
messi alla berlina dagli organi di informazione medica.
Nel recensire
una varietà di studi che hanno dimostrato quanto il fluoro possa
danneggiare il cervello e, di conseguenza, il vostro QI, gli scienziati
dell’Università di Harvard hanno dichiarato che “i nostri risultati
supportano la possibilità che le esposizioni al fluoruro producano
effetti avversi sullo sviluppo neurologico dei bambini.”
Ma ciò che è davvero rilevante di questo studio è dove è stato pubblicato. Gli
autori infatti hanno pubblicato le loro conclusioni online
nell’edizione del 20 luglio della Environmental Health Perspectives
['Prospettive di Salute Ambientale', ndt], un’importante rivista medica
governativa, organo del National Institute of Environmental Health
Sciences [l'Istituto Nazionale delle Scienze della salute ambientale,
ndt] degli Stati Uniti. Si tratta, cioè, delle stesse istituzioni che
hanno sempre ribadito la perfetta salubrità della fluorizzazione
dell’acqua, oltre che la sua efficacia nel tutelare la salute dei
cittadini che lo consumano ogni giorno.
In passato, però, il governo degli Stati Uniti è stato costretto a
richiedere un abbassamento dei livelli di fluorizzazione, dopo che una
ricerca precedente aveva evidenziato il legame tra l’esposizione al
fluoruro e una serie di effetti neurotossici [cioè tossici per il
sistema nervoso, ndt]. La tossicità del fluoro per il corpo è stata
evidenziata più esplicitamente in alcune ricerche più recenti, condotte a
Harvard. In una dichiarazione scritta, i ricercatori indicano che:
“I bambini nelle zone ad alta concentrazione di fluoro [nell'acqua,
ndt] hanno QI significativamente inferiore rispetto a coloro che
vivevano in aree a bassa concentrazione di fluoro.”
Il fluoro abbassa il QI ed incrementa la crescita tumorale
Nessuna sorpresa per coloro che hanno seguito la ricerca sul fluoro
nel corso degli ultimi anni. Già nel 1977, per esempio, gli studi
epidemiologici condotti dal Dott. Dean Burk, a capo della Sezione
Citochimica del National Cancer Institute [Istituto Nazionale per il
Cancro, ndt] rivelava che l’esposizione al fluoro produce un aumento
della crescita del tumore, anche quando presente a livelli minimi
[inferiori ad 1 ppm, cioè un milionesimo in rapporto all'unità di misura
utilizzata, che negli Usa è lo standard per la presenza del fluoro
nell'acqua potabile, ndt]. Nella sua ricerca rileva infatti
un’accelerazione del tasso di crescita del tumore del 25%, ma mostra
anche esplicitamente come il fluoruro produca tumori melanotici [legati
alla presenza di un melanoma, ndt], trasformi le cellule normali in
cellule tumorali e aumenti la carcinogenesi di altri prodotti chimici
[cioè aumenta il potenziale cancerogeno degli elementi a cui è
associato, ndt].
Sempre nello studio del 1977, il dottor Burk stimava nel numero di 10.000 i morti causati proprio dalla fluorizzazione.
Non desterà sorpresa, quindi, che persino l’EPA – un’agenzia
incaricata di proteggere la gente – abbia classificato il fluoro come
una sostanza che presenta “prove sostanziali di neurotossicità per lo
sviluppo”. Forse anche l’EPA è gestito da piagnucolanti teorici della
cospirazione. Sempre gli autori dello studio, spiegano poi come il
fluoro attacchi effettivamente il cervello in bambini non ancora nati,
lanciando un assalto diretto sul loro sviluppo neurologico:
“Il fluoro attraversa rapidamente la placenta. L’esposizione al
fluoruro per il cervello in fase di sviluppo, che è molto più
suscettibile al danno causato da sostanze tossiche rispetto al cervello
maturo, può eventualmente condurre a danni di natura permanente”.
Ma il governo degli Stati Uniti risponderà allo studio? Come
accennato, gli studi che hanno esposto la stessa correlazione tra
abbassamento del QI ed assunzione di fluoro sono molti. Il Prof. Paul
Connett, direttore del Fluoride Action Network, è stato uno dei molti
attivisti a parlare apertamente dell’ultimo studio per evidenziare
quest’associazione. Al momento, ci sono stati 23 studi precedenti in
materia e Connett ha ritenuto questo 24esimo di gran lunga il più forte.
E cosa è stato fatto? Purtroppo, è stato ‘nascosto sotto il tappeto’ da
parte delle organizzazioni sanitarie principali, che continuano ad
affermare che il fluoro sia perfettamente sicuro. Alcuni addirittura
raccomandano di integrare la sua assenza assumendo apposite pillole di
fluoro.
Di quest’ultimo studio, infatti, Connett ha detto:
“In questo studio abbiamo trovato una relazione significativa tra
la quantità di fluoro presente nel sangue ed il QI dei bambini … Questo è
il 24esimo studio ad aver individuato questa associazione, ma qui è più
marcata che in tutti gli altri.”
Anche quest’ultimo studio, che ha alle spalle Harvard, sarà
ignorato dalle principali istituzioni sanitarie pubbliche oppure potrà
avere inizio un serio cambiamento?
Fonti aggiuntive
Nessun commento:
Posta un commento
Caro amico/a
Inserisci il tuo commento rispettando te stesso le tue idee ed anche le altre persone con le loro idee. Sono vietati i contenuti offensivi per se stessi e per gli altri. Namaste
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.