Colpite le redazioni di Sky News, al
Arabiya e Al Quds. Sei giornalisti feriti. Israele: «Sono scudi umani».
Ma i reporter sopravvissuti smentiscono. [Franco Fracassi]
Eliminare i giornalisti perché non possano raccontare al mondo quello che sta accadendo a Gaza. Perché il mondo non deve sapere che è in atto un massacro, ma una semplice operazione di pulizia dai terroristi. Da ieri l'esercito israeliano sta bombardando anche gli edifici utilizzati per dormire e lavorare dai pochi reporter presenti sulla scena di guerra. Lo riferisce il Washington Post.
Sono stati colpiti dalle bombe israeliane gli edifici utilizzati dal canale britannico "Sky News" e dall'emittente panaraba "al-Arabiya". Almeno sei i giornalisti feriti, secondo un portavoce del ministero della Sanità a Gaza, citato dall'Associated Press. Inoltre, è stato centrato da un razzo anche il palazzo da cui trasmetteva la tv palestinese "Al Quds".
Il portavoce delle forze armate israeliane Avital Leibovich ha dichiarato in proposito: «I giornalisti non sono il nostro obiettivo. I giornalisti in questi edifici sono stati costretti a fare da scudi umani per la propaganda di Hamas». Da Gaza i reporter scampati alla morte hanno fatto sapere che la tesi di Leibovich è una balla.
Oramai Israele bombarda qualsiasi installazione ed edificio, non importa se sia un presunto obiettivo militare o dichiaratamente civile. Sabato le bombe sono cadute perfino sul palazzo del primo ministro di Hamas Ismail Haniyeh.
«Stiamo facendo finalmente pulizia. Estirperemo il cancro di Hamas. L'esercito è pronto ad allargare in maniera significativa il suo raggio d'azione». Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha le idee chiare.
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