Cos’è la disinformazione?
In che modo i media riescono ad ingannare e mentire? Come possiamo fare
tu ed io per riconoscere le fonti fuorvianti? In questa guida H.Michael
Sweeney svela le tecniche di disinformazione più efficaci per aiutarti
ad individuare le mezze verità.
La disinformazione è un’informazione falsa o inesatta che viene diffusa deliberatamente. Certe volte viene chiamata anche con il sinonimo di Black propaganda. Può includere la distribuzione di documenti, manoscritti e fotografie falsificate, o la diffusione di pettegolezzi maliziosi e informazioni costruite a tavolino. La disinformazione non va invece confusa con l’informazione falsa o inaccurata in modo non intenzionale. (fonte Wikipedia)
La disinformazione viene realizzata in vari modi. Ecco alcuni esempi:
- Una notizia di cronaca potenzialmente pericolosa può essere ignorata dai mass media. La maggior parte delle persone crede che qualcosa che non è stato riportato dai media semplicemente non esista.
- Una notizia di cronaca può essere presentata come un’ “accusa priva di fondamento“, specialmente da qualcuno che ha autorità. Le persone che godono di largo consenso o ricoprono posizioni importanti in politica, economia o in ambito militare possono fare leva sulla loro reputazione per etichettare un fatto come falso e ridicolo.
- Una copertura massiccia da parte dei media di un evento importante può creare una distrazione sufficiente per deviare l’attenzione della gente da un problema vero.
- Una diceria che non viene né smentita né confermata può generare confusione e dubbi in un pubblico vasto.
- Un individuo o un gruppo di persone possono essere costrette o pagate per fornire informazioni false che danno vita a false notizie di cronaca.
Adesso
che ti ho presentato alcuni esempi di come funziona la disinformazione,
lascia che condivida con te qualche consiglio pratico per proteggerti
dall’informazione fuorviante:
- Chiedi: poniti sempre molte domande quando senti una notizia di cronaca. Da dove viene la notizia? E’ una fonte affidabile? C’è qualcun altro che ha riportato la stessa storia? Metti in dubbio ogni cosa e non dare nulla per scontato.
- Verifica: cerca sul Web o parla con i tuoi amici e familiari di ogni notizia proveniente dai media. Potresti scoprire informazioni importanti che ti mostrino l’intera vicenda sotto una luce differente.
- Mantieni la tua posizione: non sottostimare mai le tue opinioni e non farti intimorire dall’autorità. Diffida delle “persone che sanno” che gettano sul tavolo le loro credenziali. Tutti hanno lo stesso livello di credibilità finché non dimostrano di essere degni di fiducia.
- Indaga: Fai molta attenzione alle notizie considerate troppo complesse da risolvere. Probabilmente non è stata fatta nessuna analisi della vicenda e tu stai utilizzando informazioni che non sono state verificate né approfondite.
- Focalizza: Non provare a dividere la tua attenzione su diverse notizie di cronaca. Scegline una e resta su quella. Poi passa oltre. C’è sempre una notizia più importante che richiama la tua attenzione che può distrarti dalla tua indagine.
Questi
qui sopra sono solo alcuni esempi per aiutarti a pensare in modo
diverso e sviluppare un atteggiamento critico verso le notizie che senti
ogni giorno. Nell’articolo di H. Michael Sweeney che
stai per leggere, troverai una bella lista di tattiche che gli artisti
della disinformazione usano per ingannare, farti accettare le menzogne e
inventare di sana pianta notizie di cronaca.
Per quelli di voi
che non hanno mai sentito parlare di Mr. Sweeney, lui è un esperto di
disinformazione e un autore di libri. Inoltre gestisce il sito The
Professional Paranoid che rappresenta una valida fonte per trovare
materiale relativo alla sicurezza sul Web e alle questioni di privacy
personale.
Ecco la guida di H. Michael Sweeney sui metodi di disinformazione più efficaci.
Il contenuto che stai per leggere è altamente machiavellico, domandati: chi si comporta così?
Venticinque Modi di Sopprimere la Verità: le Regole Della Disinformazione
di H. Michael Sweeney
Basato su Tredici Tecniche per la Soppressione Della Verità di David Martin,
il seguente articolo può essere utile per introdurre nel mondo del
confronto con le verità nascoste e le mezze verità, e la soppressione
della verità quando crimini gravi vengono analizzati nei forum pubblici.
Questo, tristemente, coinvolge ogni giorno i media, che sono fra i
peggiori responsabili come fonti di disinformazione.
Laddove
il crimine comporta una cospirazione, o una cospirazione per nascondere
un crimine, ci sarà invariabilmente una campagna di disinformazione
lanciata contro quelli che cercano di scoprire e mostrare la verità e/o
la cospirazione.
Ci sono tattiche precise che i maestri della disinformazione tendono ad applicare, come viene rivelato in questo articolo.
Più una determinata parte
rispecchia tali caratteristiche ed è colpevole di seguire le regole,
più è probabile che si tratti di professionisti della disinformazione
con uno specifico motivo.
La gente può essere comprata, intimorita, o ricattata allo scopo di diffondere disinformazione, così anche le “persone perbene” possono essere sospette in molti casi.
Una persona razionale
coinvolta nella ricerca della verità valuterà quella catena di prove e
concluderà o che i collegamenti sono solidi e decisivi, che uno o più
passaggi sono deboli e necessitano di ulteriori accertamenti prima che
si possa arrivare ad una conclusione, o che uno o più collegamenti
possono essere rotti, di solito invalidando (ma non necessariamente, se
già esistono o possono essere trovati collegamenti paralleli, o se un
particolare collegamento rafforzava solamente la tesi, ma non si
trattava di un passaggio chiave) il ragionamento. Il gioco si basa sul
sollevare questioni che rafforzino o che indeboliscano (preferibilmente
fino al punto di rottura) questi collegamenti.
E’
compito di un maestro della disinformazione interferire con queste
valutazioni…Quantomeno per indurre le persone a pensare che i
collegamenti siano deboli o spezzati quando, in realtà, non lo sono… O
proporre soluzioni alternative che portino lontano dalla verità.
Spesso, semplicemente incalzando
e rallentando il processo attraverso tattiche di disinformazione, un
livello di vittoria è assicurato perché l’apatia cresce con il tempo e
con la retorica.
Sembrerebbe
vero in quasi ogni caso, che se qualcuno non riesce a spezzare la
catena delle prove per una soluzione certa, la rivelazione della verità
ha trionfato.
Se
la catena viene spezzata o si deve creare un nuovo collegamento, o una
nuova catena per intero, o la soluzione non è valida e se ne deve
trovare un’altra…Ma la verità trionfa anche in questo caso.
Non deve vergognarsi chi
ha proposto o sostenuto una soluzione, una catena o un collegamento
sbagliato, se lo ha fatto in buona fede cercando la verità. Questo è
l’approccio razionale.
Eludi la Catena Delle Prove
Sebbene sia comprensibile
che una persona possa venir coinvolta emotivamente da un particolare
aspetto di un determinato problema, è veramente irrilevante chi vince,
purché vinca la verità. Ma i maestri della disinformazione cercano
sempre di spingere sull’aspetto emotivo e sanzionare ogni insuccesso
(vero, falso o presunto) e tentano sempre tramite l’intimidazione di
impedire la discussione in generale.
E’
l’artista della disinformazione e coloro che ne possono tirare le fila
(coloro che hanno maggiormente da temere dalla scoperta del crimine) a
DOVER cercare di evitare che l’analisi precisa e razionale delle prove
possa condurre a loro.
Siccome i fatti e la verità raramente cadono spontaneamente, devono essere sopraffatti con menzogne e inganni.
I
professionisti nell’arte della menzogna e dell’inganno, come i servizi
segreti e i criminali professionisti (che spesso sono le stesse persone o
perlomeno collaborano), tendono ad applicare strumenti ben precisi ed
osservabili in questo processo. Comunque, il pubblico in larga parte non
è adeguatamente attrezzato per fronteggiare tali armi, e spesso viene
facilmente traviato da queste tattiche collaudate nel tempo.
Clamorosamente, neppure i media
e le forze dell’ordine SONO STATI ADDESTRATI a fronteggiare questi
problemi. Per la maggior parte, solo i giocatori capiscono le regole del
gioco.
Per
tali maestri della disinformazione, l’obiettivo principale è quello di
evitare che si discuta dei collegamenti nella catena delle prove che non
possono essere spezzati dalla verità, ma invece usare sempre abili
inganni o menzogne per far sembrare determinati collegamenti più deboli
di quello che sono in realtà, creare l’illusione di una rottura, o
ancora meglio, provocare qualcosa che possa distrarre in ogni modo
quelli che stanno indagando sulla serie di eventi, incluso il metodo di
mettere in dubbio le credenziali di chi presenta il caso.
Un Fatto è un Fatto
E’ necessario capire
che un fatto è un fatto, indipendentemente dalla fonte. Ugualmente la
verità è verità, indipendentemente dalla fonte. Questo è il motivo per
cui i criminali possono testimoniare contro altri criminali.
Questo è anche il motivo per il quale argomentazioni del tipo: “quello che dice quella persona non lo ascolto perchè è fazioso” sono estremamente fallaci.
Laddove può esistere realmente un motivo per mentire, solo la prova concreta che la testimonianza stessa sia falsa la rende completamente nulla.
La testimonianza di un noto bugiardo
che sta in piedi senza un fatto che la confermi, certamente può avere
valore discutibile, ma se la testimonianza (discussione) è basata su
fatti verificabili o altrimenti dimostrabili, non importa cosa fa chi la
presenta o quali motivi abbia per farlo, o se ha mentito in passato o
anche se abbia dei motivi per mentire in questa situazione – i fatti o i
collegamenti potrebbero e dovrebbero stare in piedi o cadere per merito
loro e il loro ruolo nella questione sarà semplicemente di supporto.
Inoltre,
particolarmente a proposito di forum pubblici come lettere alle
redazioni dei giornali, chat su Internet e newsgroup, il maestro della
disinformazione svolge un ruolo molto importante.
In
questi forum, i principali argomenti di discussione sono generalmente
dei tentativi da parte dei singoli di attrarre l’attenzione di altre
persone sulle loro particolari posizioni, idee, o soluzioni – fenomeno
molto diffuso al momento.
Le
persone spesso usano certi mezzi di comunicazione come cassa di
risonanza per le proprie idee e nella speranza di trovare spunti per
sviluppare meglio le proprie opinioni.
Laddove vi sono opinioni
critiche nei confronti del governo o di poteri forti (specialmente se
l’argomento è la loro azione criminale) l’artista della disinformazione
ha anche un altro ruolo – quello di troncarle sul nascere.
Essi
cercano inoltre di far apparire l’opinione, chi la propone e i suoi
sostenitori come privi di credibilità, nel caso in cui dai loro primi
successi dovessero derivare eventuali futuri dibattiti in ambienti
pubblici.
Spesso puoi riconoscere i professionisti della disinformazione al lavoro per mezzo dell’applicazione meticolosa di “standard più alti” di discussione di quelli richiesti dalla necessità
Essi
chiederanno che quelli che presentano gli argomenti o i concetti
registrino ogni cosa con lo stesso livello di competenza di un
professore, un ricercatore o un giornalista investigativo. In caso
contrario ogni discussione, dal loro punto di vista, diventa inutile ed
indegna e chiunque dissente è ovviamente uno stupido – e di solito la
mettono proprio in questi termini.
Questa strategia è tipicamente adottata da chi teme di perdere la discussione qualora questa si mantenesse entro il perimetro dellarazionalità e della logico-deduzione, per questo motivo cerca di spostare l’attenzione, e quindi anche le argomentazioni, sul piano emotivoe personale.
“Se non puoi attaccare il messaggio attacca il messaggero”.
Così, quando leggi
certe discussioni, in modo particolare nei newsgroup su Internet,
decidi per conto tuo quando viene sviluppato un ragionamento razionale e
quando sono strumento di disinformazione, operazioni psicologiche o inganni. Accusa liberamente i responsabili nel secondo caso.
Essi
(sia quelli che stanno deliberatamente cercando di portarti fuori
strada, sia quelli che sono semplicemente stupidi o malconsigliati) di
solito se la danno a gambe di fronte all’evidenza, o in altre parole, o
si nascondono o tacciono (un esito perfettamente accettabile in un modo o
nell’altro, dato che l’obiettivo è la verità.)
Venticinque Regole Della Disinformazione
Ecco qui i venticinque metodi, alcuni di questi non si applicano direttamente alle applicazioni per i newsgroup.
Ognuno contiene un esempio semplice in forma di (qualcuno parafrasato
per semplicità) commenti reali dai Newsgroup su eventi storici
comunemente noti, e una replica corretta.
Le accuse non dovrebbero essere abusate – tienile in serbo per i colpevoli recidivi e per quelli che usano tattiche multiple.
Le
repliche dovrebbero evitare di cadere nelle trappole dell’emozione o
deviare dalle informazioni, a meno che non si tema che qualche
osservatore venga facilmente distratto dall’inganno.
1) Elusione
Non Vedo, Non Sento, Non Parlo
Indipendentemente da quello che sai,
non parlarne – specialmente se sei un personaggio pubblico, un
conduttore televisivo, ecc. Se non viene riportato, non è accaduto, e tu
non devi mai affrontare il problema.
2) Diventa Incredulo e Indignato
Evita di discutere questioni chiave
e invece concentrati su problemi marginali che possano essere usati per
dimostrare come l’argomento di altri gruppi o temi altrimenti ritenuto
sacrosanto sia diventato invece criticabile. Questa è conosciuta anche
come la mossa del “Come ti permetti!“.
3) Inventa Persone Che Diffondono Pettegolezzi
Evita di discutere problemi
descrivendo tutte le accuse, non considerare il luogo o le prove,
liquidali come semplici pettegolezzi e accuse fantasiose. Altri termini
sprezzanti incompatibili con la verità possono andare comunque bene.
Questo metodo funziona particolarmente bene con una stampa imbavagliata,
perché l’unico modo in cui il pubblico può venire a conoscenza dei
fatti è attraverso “dicerie discutibili“.
Attacca
4) Utilizza un Fantoccio
Trova o crea un elemento credibile
della tesi dei tuoi avversari che puoi facilmente abbattere per farti
sembrare dalla parte della ragione e mettere in cattiva luce
l’avversario.
Oppure tira fuori
una questione della quale puoi con sicurezza insinuare l’esistenza
basata sulla tua interpretazione dell’avversario / degli argomenti
dell’avversario / della situazione, oppure seleziona l’aspetto più
debole delle accuse più deboli. Amplifica il loro significato e
distruggile in un modo che sembri ridicolizzare, allo stesso modo, tutte
le accuse reali e costruite, evitando inoltre che la discussione si
sposti effettivamente su problemi concreti.
5) Distrai Gli Avversari con Insulti e Ridicolizzandoli
Questa è conosciuta anche come la tattica fondamentale “attacca il messaggero“, anche se altri metodi si qualificano come varianti di quell’approccio.
Associa gli avversari a titoli impopolari come “pazzi“, “conservatori“, “liberali“, “di sinistra“, “terroristi“, “fanatici della cospirazione“, “radicali“, “fascisti“, “razzisti“, “fanatici religiosi“, “maniaci sessuali”
e così via. Questo spinge gli altri a ritirarsi dal sostenerli per
paura di venire etichettati allo stesso modo, e tu eviti di confrontarti
con i problemi.
6) Colpisci e Scappa
In ogni forum
pubblico, fai un breve attacco ai tuoi avversari o alla posizione
avversa e poi scappa via prima di ricevere una risposta, o semplicemente
ignora ogni risposta. Questa tattica funziona benissimo su Internet e
nelle lettere alle redazioni dove un flusso regolare di nuove identità
può essere utilizzato senza dover spiegare critiche, ragionamenti –
semplicemente lanciando accuse o altri attacchi, senza mai discutere
problemi, e senza mai rispondere ad ogni replica successiva, perché
quello darebbe dignità al punto di vista degli avversari.
Se puoi associare il materiale con Internet, sfrutta questo fatto per dichiarare che si tratta di un “pettegolezzo infondato” proveniente da un “gruppo di ragazzini su Internet” che non può avere nessun fondamento su fatti concreti.
Confondi
7) Metti in Dubbio le Ragioni
Distorci o amplifica ogni fatto
che può essere utilizzato per insinuare che l’avversario agisce in base
a secondi fini nascosti o altre faziosità. Questo evita che si discuta
dei problemi e costringe l’avversario sulla difensiva.
8) Invoca l’Autorità
Reclama autorità per te stesso o chiama in causa qualcuno che abbia autorità e presenta la tua tesi con “linguaggio tecnico” e “sottigliezze” sufficienti per mostrare che sei “uno che sa“,
e dì semplicemente che le cose non stanno così senza discutere i
problemi nel merito o dimostrando concretamente il perché o citando
fonti.
9) Fai Finta di Non Sapere
Non preoccuparti di fornire prove
o argomenti logici, evita di discutere i problemi tranne che con la
negazione che tali questioni abbiano qualche credibilità, qualche scopo,
forniscano qualche prova, contengano o diano un senso, abbiano una
logica. Mescola bene per il massimo effetto.
10) Associa le Accuse Degli Avversari Con Vecchi Avvenimenti
Una tattica derivata da quella del fantoccio
– di solito, in qualunque situazione dove si abbia grande visibilità,
qualcuno all’inizio farà accuse sulle quali si può discutere o si è già
probabilmente discusso – un tipo di investimento per il futuro qualora
la situazione non fosse facilmente controllabile.
Dove puoi prevederlo, crea un problema fantoccio e trattalo come una parte contingente del piano iniziale.
Le accuse successive,
indipendentemente dalla loro validità o dalla scoperta di nuovi
elementi, possono poi di solito essere associate con l’accusa originale e
liquidate come un rimaneggiamento della stessa senza bisogno di
affrontare problemi attuali – ancora meglio se l’avversario è, o è stato
coinvolto, con la fonte originale.
Falsifica
11) Crea e Fai Affidamento su Una Via d’Uscita
Utilizzando un aspetto o un elemento secondario del problema, segui la “retta via” e “confessa”
con candore che qualche errore in buona fede, col senno del poi, è
stato commesso – ma gli avversari hanno preso la palla al balzo per
ingrandirlo in modo esagerato ed insinuare il dubbio di un reato più
grave, solo che “non è così“. Altri in seguito possono rafforzare questa tesi a nome tuo, ed anche chiedere pubblicamente che “si ponga fine alle dicerie” perché tu hai già “fatto la cosa giusta“.
Eseguita in modo corretto, questa tattica può farti ottenere comprensione e rispetto per aver “detto la verità” e “confessato” i tuoi errori senza dover affrontare problemi più seri.
12) Gli Enigmi Non Hanno Soluzioni
Facendo riferimento all’insieme di scenari
che circondano il crimine ed al gran numero di protagonisti e di
eventi, traccia un quadro della questione tale da farla apparire troppo
complessa da risolvere. Questo fa sì che quelli che altrimenti
seguirebbero la questione inizino a disinteressarsene più rapidamente
senza aver affrontato concretamente il problema.
13) La Logica di Alice Nel Paese Delle Meraviglie
Evita la discussione dei problemi ragionando a ritroso o con un’apparente logica deduttiva che tralasci ogni fatto concreto.
14) Richiedi Soluzioni Complete
Evita le questioni chiedendo agli avversari di risolvere totalmente il problema, tale strategia funziona meglio trattando temi del tipo “Associa alle accuse agli avversari vecchie notizie”.
15)Adatta i Fatti a Conclusioni Alternative
Questo richiede di pensare in modo creativo a meno che il crimine non sia stato pianificato con idonee previsioni dei possibili sviluppi.
16) Fai Sparire Prove e Testimonianze
Se non esiste, non è un fatto e tu non dovrai affrontare il problema.
17) Cambia il Soggetto
Solitamente in connessione con una
delle altre tattiche elencate qui, trova un modo di deviare la
discussione con commenti caustici o controversi nella speranza di
spostare l’attenzione su un argomento nuovo e più gestibile. Questa
tecnica funziona particolarmente bene con complici che riescano a “litigare” con te sul nuovo argomento e polarizzare lo spazio di discussione con lo scopo di evitare che si affrontino problemi chiave.
18) Impressiona, Contrasta e Pungola Gli Avversari
Se non puoi fare nient’altro,
rimprovera e schernisci i tuoi avversari e trascinali a risposte
emotive che tenderanno a farli sembrare stupidi ed eccessivamente
motivati, e generalmente rendono il loro materiale in qualche modo meno
coerente.
Nascondi le Prove
19) Ignora le Prove Presentate, Chiedi Prove Impossibili
Questa è forse una variante della regola “Fai finta di non sapere“.
Senza tener conto del materiale presentato da un antagonista nei forum
pubblici, dichiara che il materiale fornito è irrilevante e richiedi
prove impossibili da ottenere per l’avversario (possono esistere ma non
essere a sua disposizione, o può trattarsi di qualcosa che, si sa con
certezza, è andata distrutta o è nascosta in luogo sicuro, come per
esempio l’arma di un delitto.)
Allo
scopo di evitare completamente di discutere dei problemi, potrebbe
essere necessario che tu debba criticare e negare che i media e libri
siano fonti attendibili, negare che i testimoni siano degni di fiducia, o
anche negare che dichiarazioni fatte dal governo o altre autorità
abbiano qualche significato o rilevanza.
20) Crea Prove False
Dove possibile,
presenta fatti nuovi o indizi progettati e creati per essere in
contrasto con quelli presentati dagli avversari – come strumenti utili
per neutralizzare problemi delicati o impedirne la soluzione. Questo
funziona meglio quando il crimine è stato progettato tenendo conto delle
peculiarità adatte allo scopo, e i fatti non possono essere separati
facilmente dalle menzogne.
21) Fai Appello a un Grand Jury, a un Procuratore Speciale, o ad un Altro Corpo Investigativo Autorizzato
Sovverti (il processo) a tuo favore e neutralizza efficacemente tutti i problemi più delicati senza una discussione aperta.
E’
necessario che le prove e le testimonianze, se trattate correttamente,
restino segrete una volta raccolte. Per esempio, se controlli il
procuratore, questo può assicurarti che il Grand Jury non prenderà in
esame le prove più utili ed anche il loro occultamento in modo che non
siano disponibili per gli investigatori.
Una
volta che hai ottenuto un verdetto favorevole, la questione può essere
considerata ufficialmente chiusa. Di solito questa tecnica è applicata
per far assolvere un colpevole, ma può essere utilizzata anche per
acquisire accuse quando si cerca di incastrare un innocente.
22) Costruisci Una Nuova Verità
Crea il tuo esperto/i,
gruppo/i, Autore/i, leader/s, o condiziona qualcuno già esistente
disposto a forgiare una nuova verità tramite ricerche scientifiche,
investigative o sociali o una testimonianza che si concluda a tuo
favore. In questo modo, se devi effettivamente affrontare i problemi,
puoi farlo con autorevolezza.
23) Crea Distrazioni Più Grandi
Per distogliere l’attenzione da problemi delicati,
o per prevenire coperture mediatiche indesiderate di eventi
inarrestabili come i processi, crea notizie di cronaca più importanti (o
presentale come se lo fossero) per distrarre la gente.
Non
solo eviterai di dover discutere i problemi in prima istanza, ma
inoltre se la loro risposta emotiva riguarda la questione, puoi evitare
ulteriormente i problemi focalizzandoti su quanto”siano suscettibili alle critiche“.
24) Fai Tacere i Critici
Se i metodi più sopra non funzionano,
valuta la possibilità di togliere gli avversari dalla circolazione con
qualche soluzione definitiva in modo che non ci sia più bisogno di
affrontare i problemi. Questa soluzione può essere la loro morte,
l’arresto e la detenzione, il ricatto o la rovina della loro reputazione
con la diffusione di informazioni compromettenti, o semplicemente puoi
distruggerli dal punto di vista finanziario, psicologico o danneggiare
gravemente la loro salute.
25) Sparisci
Se custodisci segreti chiave
o sei comunque al corrente di dettagli non noti e pensi che il calore
stia diventando insopportabile, per evitare guai, esci dalla cucina (e tieni l’elicottero a portata di piede).
Informazioni sull’autore
H. Michael Sweeney
è un autore, editore e consulente specializzato in crimini dei servizi
segreti, in tutela della privacy e sicurezza. Meglio conosciuto per Professional Paranoid una collana di saggistica su questi argomenti, ha anche pubblicato Fatal Rebirth,
una serie di romanzi in quattro volumi che esamina i legami fra
terrorismo e i fantasmi apparentemente casuali del passato politico
americano. Michael Sweeney scrive su Proparanoid.net.
Photo credits:
Venticinque Modi di Sopprimere la Verità: le Regole Della Disinformazione – Jimmy Lopes
Eludi la Catena Delle Prove – Andrey Solovyev
Un Fatto è un Fatto – LiveStock
Elusione – Darko Novakovic
Confondi – Rene Jansa
Attacca – Jose Manuel Gelpi Diaz
Falsifica – gromaler
Nascondi le Prove – 3dfoto
Questo articolo è stato scritto in origine da H. Michael Sweeney per WHALE ed è stato pubblicato per la prima volta il 1 aprile 2000 come “Twenty-Five Ways To Suppress Truth: The Rules of Disinformation“.
La versione italiana è stata scritta da Michelangelo Moggia.
Tratto da www.masternewmedia.org
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