2 nov 2013 -
Tutti sapevano – anzi, collaboravano – anche se ora fingono di cadere
dalle nuvole, nello scandalo senza fine innescato dalle rivelazioni di
Edward Snowden. “Der Spiegel” conferma che l’intelligence della Germania
ha collaborato per anni alla raccolta clandestina di dati. E il verde
tedesco Jan Philipp Albrecht, sul “Guardian”, conferma:
prevede
la fornitura di dati digitali agli Stati Uniti. In altre parole, hanno
spiato i propri cittadini per conto di Washington». Sicché, appare
comica l’intenzione di Enrico Letta di «chiedere spiegazioni» a John
Kerry sul Datagate. Curioso, osserva Franco Fracassi, «visto che molte
delle
informazioni che l’Nsa ci ha spiato (invadendo la nostra privacy) le
sono state fornite proprio dai nostri servizi segreti: siamo stati
venduti non solo alla Casa Bianca, ma anche alle grandi banche, alle
società di Borsa e alle multinazionali. In altre parole: al Club
Bilderberg, di cui Letta fa parte, per sua stessa ammissione».
La gola
profonda è un ex funzionario della Nsa, Wayne Madsen, già autore di
rivelazioni scioccanti sull’11 Settembre, sul caso Calipari, su Al-Qaeda
e sulla famiglia Bush. «L’Italia, ma anche la Germania, la Francia e
altri paesi europei hanno accordi segreti con gli Stati Uniti per il
passaggio di dati personali alla National Security Agency». I nostri
paesi hanno accesso al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni
transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un’enorme
quantità di dati: telefonate, email e anche la cronologia dei siti
Internet visitati dagli utenti, spiega Madsen a Fracassi in
un’intervista pubblicata da “Popoff”. Per “utenti”, precisa Madsen, si
intende anche l’Unione Europea, che viene definita dall’Nsa un “target”,
un obiettivo. «L’Nsa ha suddiviso i suoi partner, che l’aiutano a
reperire informazioni, in tre gruppi diversi, in base al livello di
fiducia. Gli Usa sono ovviamente nella prima categoria. La seconda è
formata da Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda. La terza è
composta da Danimarca, Paesi Bassi, Francia, CalipariGermania, Spagna e
Italia. In realtà c sarebbe anche un quarto livello. Ma di questo si
conoscono solo alcuni paesi, come Finlandia e Svezia».
L’agenzia
spionistica digitale, continua Madsen, è diventata sempre più potente
con il passare degli anni, fino alla “guerra al terrorismo” inaugurata
da Bush e proseguita da Obama. «Oggi l’Nsa è di gran lunga il più
potente servizio di spionaggio al mondo». La cosa più assurda? «L’Nsa è
il servizio segreto elettronico degli Stati Uniti d’America. Quindi,
chiunque giungerebbe alla conclusione che i dati che raccoglie vengano
consegnati alla Casa Bianca». E invece? Oltre a Obama, il direttore
riferisce a ben altre autorità: «Keith Alexander partecipa alle riunioni
del Club Bilderberg. Dunque, entrano in possesso dei nostri segreti
banchieri, finanzieri, amministratori delegati di multinazionali».
Secondo Madsen, «l’Italia è stato uno dei paesi più solerti a fornire
informazioni a Washington: sto parlando di milioni e milioni di dati
sensibili e di informazioni personali per ciascuno dei sessanta milioni
di italiani». Un nome famoso? Nicola Calipari, ucciso in Iraq da soldati
Usa durante la liberazione di Giuliana Sgrena, giornalista del
“Manifesto”. «Il vostro agente segreto – accusa Madsen – è stato
assassinato da una squadra americana d’élite anche grazie alle
informazioni fornite dai vostri servizi segreti».
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