23 settembre 2012

Contatto con Ergus, fratello della Terra Cava, giugno 2010


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Si, vi dono il mio saluto, si.
Mi presento a voi attraverso questo canale, questa possiblità, richiamato da coloro che noi amiamo e veneriamo. Da tempo ci stiamo preparando ad avvicinarci sempre di più a voi, che siete i nostri fratelli. Il mio nome è Ergus, e vivo in ciò che chiamate Terra cava.
Vivo in ciò che è l’unica terra che noi abbiamo, la madre di tutti noi. Non sono molto diverso. Il mio corpo…ho un corpo, si…, adesso sto meditando, ed il mio corpo è in una nicchia, intorno a sacri cristalli. Intorno a me i miei fratelli, maestri come me. Siamo in sette, ed ognuno, in circolo, sta alimentando la fiamma dell’esistenza, ognuo sta fortificando il portale che ci collega, ognuno sta aiutandomi per questo viaggio astrale.

Ho seguito la luce degli angeli, ho seguito la richiesta che loro ci hanno portato. Ci hanno detto che voi volevate sapere, ci hanno detto che la vostra anima voleva conoscerci, ci hanno detto che forse era il tempo per tentare questo esperimento, si.
In vero, conosciamo bene l’anima del messaggero, ed eravamo già d’accordo, eravamo già preparati da qualche anno a questo evento, a questa opportunità, di poter trasmettere; uno di noi, attraverso di lui, per voi. Adesso è arrivato il momento, e noi tutti, ed io ti porto un saluto. Come è avvenuta questa divisione?! La nostra storia, i nostri padri, i nostri miti, le nostre madri, ci hanno raccontato che ai tempi di atlantide camminavamo insieme. Al tempo del grande disastro, i nostri antenati hanno deciso di salvarsi, scendendo fisicamente all’interno di queste caverne immense. Luoghi con una purezza, una vibrazione ed una luce potente, incomprensibile per chi non li ha visitati. Questi luoghi sono così puri con: luce, vibrazione ed aria, perchè sono vicini al nucleo pulsante del cuore della Terra.
In migliaia di anni abbiamo aumentato il nostro numero, senza mai perdere contatto, spirtualmente, per usare un termine che voi comprendete, con gli esseri della natura, con gli esseri di luce e con coloro che chiamate extraterrestri. Ma noi non usiamo questa terminologia, perchè per noi sono fratelli, perchè da sempre vivono e visitano questo pianeta. E’ un termine che non amiamo perchè è un termine che divide, mentre noi siamo, anche forse in maniera malinconica, ancora ancorati ad un’idea di unità. In tempi passati abbiamo cercato di venire in superficie, ma non sono stati buoni esperimenti.
Noi abbiamo un corpo, anche se più puro del vostro, perchè meno incline alle malattie, agli inquinamenti, anche se, nell’ultimo secolo, le azioni dei vostri sciagurati governi, si, le azioni di tali uomini, hanno portato un inquinamento anche da noi. Adesso si sono formate 2 linee di pensiero, per così dire, taluni di noi vogliono isolarsi ancora di più da voi, mentre, in verità la maggioranza, si vuole riavvicinare.
Noi abbiamo più possibilità di ricordare le nostre esperienze in ciò che chiamate viaggi astrali. Noi abbiamo questo dono più marcato, questa possibilità più intensa, più semplice, di uscire e continuare a vivere, manifestarsi, operare, con la nostra anima. Abbiamo diversi metodi di osservarvi, oltre che un’osservazione diretta. Taluni di noi, nei secoli scorsi, negli anni passati, hanno deciso di vivere mischiandosi a voi, come è stato detto, in maniera più riservata; per conoscervi e riattivare l’antico ricordo di unità. Nella fattispece, noi sette, operiamo attraverso tecniche che potete chiamare di visualizzazione o di preghiera, ma sono anche un poco diverse.
Usiamo particolari cristalli per proiettarvi all’interno queste senzazioni di unità, con voi che vivete in superficie. Dopodichè questi cristalli mandano una vibrazione che è recepibile solo a livello inconscio per voi, per chi è pronto. Per questo, da sempre, nei vostri miti, nelle vostre leggende, nelle vostre storie, vi sono questi racconti della nostra esistenza. Certo la vostra mente conscia ha trasformato questa realtà in racconti di fantascienza, o in vacue ricerche o in miti e leggende; ma presto verrà il tempo di un contatto reale. Nella nostra sala, noi sette, possiamo accogliere la vostra anima, si, possiamo accogliervi quando voi dormite, nel vostro sonno profondo, nei vostri sogni astrali.
E’ la prima volta che uno di noi si manifesta anche seppur in forma transitoria ed indiretta, nella vostra dimensione, che non è dissimile dalla nostra. Anche noi scegliamo di morire lasciando il corpo, ma usandolo per molto più tempo di voi, in media, circa 300 anni. Di solito le nostre morti, come voi le chiamate, sono passaggi consapevoli, preparati, ed anche quando avvengono per cause che voi potreste definire come: traumatiche o esterne, sono sempre ben accetti dall’anima.
Abbiamo una malinconia dell’antica unità. Abbiamo dolore per ciò che state facendo alla nostra amata Madre. Abbiamo anche rabbia per taluni vostri comportamenti. Abbiamo disdegno per le vostre azioni sconsiderate. Ma questi sentimenti, vedete, ci accomunano come esseri umani, come terrestri. Ci accomunano più di quanto siano le differenze. Ma questi sentimenti non sono per voi, per voi che ci state ascoltando, per voi che mi state ascoltando, vi doniamo una pietra. Nella vostra mano destra stiamo visuliazzando una pietra per voi. E’ un dono di riconciliazione. E’ un dono di rispetto, è un dono che la nostra curiosità, come ha detto il fratello di luce, ci ha spinto. L’aria che respiro adesso, attraverso questo corpo, è più densa della nostra, ma la vibrazione, adesso è forte e piacevole. Riusciamo a percepirvi, si, quasi completamente, quasi tutti. Riusciamo a sentire la vostra commozione. Si, riusciamo bene a sentire, il moto amorevole di commozione che la nostra sorella ha adesso accanto al corpo del messaggero, e questo ci rallegra, perchè vediamo che questo esperimento è perfettamente riuscito. Noi siamo i vostri fratelli, non dimenticatelo, anche se tutto questo per alcuni di voi può sembrare stravagante e difficilmente accetabile, sappiate che così non è.
Sappiate che dentro di voi, la vostra anima brilla e ci riconosce. Qualcosa di antico torna al presente. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Voi di noi e noi di voi, e la nostra madre ha bisogno di noi tutti, come noi di lei. Ma questo bisogno è benedetto dall’amore, non dalla paura, perchè altrimenti non può essere in atto una sacra alleanza. Quindi rinnoviamo questa alleanza. Noi siamo sotto di voi, ma siamo anche vicini a voi ed uniti con chi è sopra di voi. E questo essere sopra, sotto…in realtà può essere un’illusione, se nel nostro cuore meditiamo insieme. Verrà un tempo futuro, forse tra 20 anni, che sarete pronti, in un ottica di massa, in un ottica di società, anche a visitare fisicamente le nostre case. Ma intanto voi visitatela con la vostra anima.
Potete sorridere come io sto facendo adesso, se considerate che se noi mandiamo nella nostra visualizzazione, o meglio, se noi sette adesso, mandiamo un raggio in verticale, che parte dal nostro settimo chakra, questo raggio verticale, di luce, uscirebbe in Romania, si, in ciò che chiamate questo stato. Questo per dirvi che nelle profondità non siamo così distanti in verità, anche noi possiamo dire di essere Europei.Vedete che anche noi abbiamo la gioia e l’ironia, si. Non riesco più a rimanere.
Vi salutiamo, vi saluto, io sono Ergus.

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